C’era una volta, nel bosco di Valle Silente, un castoro baffone di nome Tonastro. Aveva un’unica grande passione: costruire dighe lungo il ruscello! Ogni giorno disegnava progetti complessi e poi si metteva al lavoro, ma le sue dighe non sembravano mai reggere come sperava. C’erano sempre dei buchi, l’acqua passava dappertutto e le dighe crollavano; spesso i giovani castorini del villaggio lo prendevano in giro per questo.
“Guarda Tonastro! Un’altra diga che sembra più un formaggio svizzero!” rideva Oriello, un giovane castorino con una passione per i videogiochi.
“Ha messo tanto impegno, ma chi glielo fa fare?” aggiungeva Bobolo, sempre incollato allo schermo del suo gioco preferito.
Nonostante le risate il baffuto castoro non si arrendeva. Amava il suo ruscello e sognava di proteggere il villaggio dei castori con una grande diga.
Un giorno, Tonastro sentì gli anziani di Valle Silente parlare della stagione delle piogge in arrivo, ed erano piuttosto preoccupati. Si diceva che quell’anno sarebbe stata particolarmente intensa e che il fiume rischiava di straripare, allagando il villaggio.
“Devo fare qualcosa,” pensò Tonastro preoccupato. Andò subito a cercare i giovani castorini per condividere la sua idea.
“Ragazzi, devo costruire una diga robusta per proteggere il villaggio dalle piogge,” annunciò Tonastro. “Ma ho bisogno del vostro aiuto per riuscirci.”
Oriello e Bobolo, insieme agli altri castorini, lo guardarono sorpresi. “Noi? Aiutarti a costruire una diga? Ma siamo impegnati a giocare!” disse Oriello con tono distratto.
Ciononostante Tonastro non si scoraggiò. “Se lavoriamo insieme, potremmo costruire la diga più grande e forte che Valle Silente abbia mai visto. E in cambio, vi insegnerò qualche trucco sui materiali e sulle tecniche di costruzione. Vi prometto che ci divertiremo!”
I castorini, curiosi, accettarono la proposta. E così, sotto la guida di Tonastro, tutti cominciarono a lavorare: chi trasportava i tronchi, chi impastava il fango e chi selezionava i rami più robusti. Tonastro spiegava loro l’importanza di ogni parte della costruzione, e ben presto i castorini cominciarono ad appassionarsi.
“Guarda, Tonastro! Ho trovato il tronco perfetto per il lato destro della diga!” esclamò Bobolo, pieno di orgoglio.
“E io ho rinforzato la base con le pietre, come mi hai insegnato!” aggiunse Oriello.
Giorno dopo giorno, la diga cresceva forte e sicura, e ben presto fu pronta giusto in tempo per le piogge. Quando arrivò la tempesta, la diga resse senza problemi e l’intero villaggio dei castori rimase asciutto e indenne. Gli anziani della valle applaudirono il lavoro di squadra dei giovani castorini e il loro, ormai, capomastro.
Quella sera, i giovani invitarono Tonastro a giocare ai videogiochi con loro. “Grazie per averci guidato,” disse Oriello sorridendo. “Ti meriti una serata di gioco!”
Quasi commosso, il castoro baffuto accettò con entusiasmo, anche se si ritrovò a scegliere sempre i giochi più lenti e noiosi, che facevano ridere tutti. “Oh, Tonastro, dovresti migliorare anche con la scelta dei videogiochi!” scherzava Bobolo.
Alla fine, tutto il villaggio dei castori capì quanto fosse importante collaborare e ascoltarsi a vicenda.
Morale
L’unione e la collaborazione possono trasformare ogni sogno in realtà, e anche le passioni diverse, se condivise, possono dare vita a qualcosa di speciale e utile.
(Favola dedicata a Tony, “Tonastro”)