Pasqualino e il mistero delle uova di Pasqua

Nel dolce villaggio di Cioccolandia, Pasqualino cerca le uova di Pasqua scomparse, seguendo indovinelli. Una sorpresa finale lo attende.

Nel villaggio dolce di Cioccolandia, dove i tetti erano di torrone e le strade di liquirizia, viveva un coniglietto bianco e morbido di nome Pasqualino. Ogni anno, la notte prima di Pasqua, lui nascondeva uova di cioccolato in ogni angolo del villaggio per far giocare i bambini.

Ma un mattino, proprio alla vigilia della festa, Pasqualino si svegliò con un brutto presentimento. Corse al suo magazzino segreto, aprì la porticina e… orrore!

“Le uova! Le mie uova! Dove sono finite?!” gridò con le orecchie dritte come spaghetti crudi.

Cercò sotto il letto, tra i cuscini di zucchero filato, dietro ai barattoli di marmellata… ma niente!

Fu allora che vide un piccolo foglietto cadere da sotto una tazza:

“Se le uova di Pasqua vuoi trovare
vicino l’acqua devi cercare

Quando piove può darmi riparo
le troverai lì di sicuro!”

Pasqualino sgranò gli occhi:

“Un indovinello! Chi si prende gioco di me?”

Saltellò fino al ponte di marzapane che attraversava il fiume latte-miele. Guardò sotto… e trovò un cestino con cinque uova colorate.

“Ma ne avevo cinquanta! Chi ha fatto questo scherzetto?”

Nel cestino trovò un altro biglietto, questa volta con una filastrocca più enigmatica:

“Cerca nell’orto del contadino
dove i conogli hanno il loro bottino,
salta tre volte e guarda lì,
ci sono altre uova… forse sì!”

“Al mio orto!” esclamò Pasqualino.

Corse tra le file di carote glassate e cavoli alla panna, saltellò tre volte come diceva la rima, e — puff! — il terreno cedette sopra una buca nascosta. Dentro, altre dieci uova e… un altro indovinello!

“Vicino alla campana che fa din don,
tra dolci suoni e zucchero buono,
aspetta un po’ e conta piano…
al dodicesimo din don, è lì il regalo!”

Pasqualino corse verso la chiesetta di cioccolato bianco e aspettò il dodicesimo rintocco. Al suono — din don, din don! — si aprì una finestrella nel campanile, e da lì caddero… altre venti uova!

“Ma ne mancano ancora quindici!” mormorò.

Un ultimo messaggio era attaccato a una delle uova:

“Se vuoi finire questa avventura,
torna a casa, con un po’ di premura.
Là dove il mistero è cominciato,
troverai ciò che hai tanto cercato.”

Pasqualino tornò di corsa alla sua tana. Aprì la porta… e vide tutti i bambini del villaggio!

“Sorpresa!” gridarono. “Abbiamo nascosto noi le uova! Era un gioco per ringraziarti di tutte le Pasque passate!”

Pasqualino rise e si commosse. “Birbanti! Ma che sorpresa meravigliosa!”

Passarono il giorno tra risate, uova di cioccolato e una grande caccia al tesoro.

Morale

Anche quando le cose sembrano andare storte, non tutto è perduto. A volte, un mistero è solo una sorpresa con il cuore dentro.

E come diceva Pasqualino:

“Chi cerca con gioia, trova dolcezza,
anche nascosta in un po’ di astuzia!”

Nota: Favola di Brando (5 anni) della scuola dell’infanzia “Il Giardino delle Meraviglie”

~Fine~
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Manu

Manu

Ciao sono Manuela e sono un insegnante di scuola materna. Leggere per me è un divertimento oltre che un modo per rilassarmi, sopratutto mi diverte drammatizzare le letture ai miei alunni cambiando talvolta le trame e i finali, o inventando storie per divertirli e appassionarli alla lettura, coinvolgendoli anche nella creazione. Amo viaggiare e tutto ciò che è musica.

-Fai bei sogni. Anzi, fateli insieme. Insieme valgono di più.-
(Massimo Gramellini)

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