Noemi ed il passero affamato

Noemi e la mamma cercano di far sentire a proprio agio un piccolo passero affamato che si è appoggiato alla finestra della loro casa

In un freddo mattino d’inverno un passero si appoggiò sul davanzale della finestra di una casa dove abitava una dolce bambina, dai lunghi capelli dorati, di nome Noemi.

I vetri della finestra erano coperti da una tendina socchiusa che permetteva di vedere l’ambiente esterno. Quella mattina, mentre la bimba faceva colazione, notò la presenza del piccolo uccellino che sembrava stesse cercando del cibo.

Noemi si avvicinò lentamente alla finestra, ma appena scostò la tenda il passero volò via. La mattina successiva si ripresentò la stessa scena e ancora una volta il passerotto, al minimo rumore, aprì le sue alette e si allontanò.

Allora la fanciulla raccontò alla mamma di questa situazione e insieme cercarono di trovare una soluzione. Dopo averci pensato un attimo la mamma disse alla figlia:

“Ho avuto un’idea. Alla sera, prima di andare a dormire, mettiamo un piattino con delle briciole di pane sul davanzale e magari il passero capisce che non vogliamo fargli del male, ma aiutarlo ed accoglierlo in questa casa”. E così fecero.

Passò qualche giorno, ma del piccolo animaletto nessuna traccia. Dopo la quarta giornata di attesa il passerottino si riappoggiò sul bordo del davanzale e, vedendo che c’erano dei piccoli pezzi di pane su un piattino, iniziò a mangiarli uno dopo l’altro, tanto da lasciare solo qualche residuo.

Quando la piccola vide che il suo nuovo amico si era sfamato, si recò pian piano alla finestra, spostò la tendina, ma questa volta il passerotto non fuggì via, perché aveva capito che quelle persone lo avevano accolto con generosità e lì avrebbe trovato sicuramente affetto.

Noemi sussultò di gioia nel vedere che aveva conquistato un nuovo amico e da, quel giorno in poi, ogni mattina il piccolo uccellino andava a salutare Noemi e la sua famiglia.

Morale

È sempre buona cosa tendere la mano a chi ha bisogno di aiuto, in quanto è una crescita interiore reciproca e soprattutto è da tener presente che i piccoli gesti fanno scaturire grandi sorrisi.

~Fine~
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Annina

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Ciao, mi chiamo Annina. Mi piace socializzare, imparare cose nuove e approfondire tutto ciò che mi fa sentire attiva e serena. Adoro il mondo delle favole sotto ogni aspetto; scriverle, leggerle e raccontarle, perché mi fanno ritornare bambina.

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