Capitolo 1: L’isola degli Slime
Sull’isola degli Slime, situata nei mari più remoti e inesplorati, la natura selvaggia prosperava incontaminata, ma pochi sapevano dei misteri che nascondeva.
In essa abitavano gli Slime, creature gelatinose e tra le più innocue del mondo, che vivevano in armonia con la terra, nutrendosi di ciò che la natura offriva loro: bacche succose, frutta matura, tuberi che crescevano nel terreno fertile e acqua fresca dei ruscelli cristallini che scorrevano tra le colline.
La loro esistenza era semplice, ma felice. Tuttavia, nessuno di loro conosceva il segreto più profondo dell’isola, tranne uno: Urien, il Re Slime.
Urien non era sempre stato un re: originariamente era uno slime come tanti altri, tuttavia fu scelto dalla stessa isola come suo custode.
Le leggende raccontavano che solo una creatura purissima di cuore avrebbe potuto essere degna di governare sul mondo intero, ma solo dopo aver compreso il grande segreto nascosto tra le rovine dell’antica civiltà perduta che in precedenza regnava sull’isola. Finora nessun altro essere vivente, l’aveva mai scoperto.
Sull’isola, inoltre, vi erano delle rocce millenarie piantate nel terreno, con magiche rune incise sopra, ed erano l’elemento più affascinante e misterioso del luogo.
Ogni plenilunio, le rune brillavano di un’intensa luce blu spettrale, e la terra sembrava vibrare sotto l’energia che emanavano. Nessuno osava avvicinarsi troppo a quei luoghi, poiché si narrava che chiunque avesse cercato di decifrare il loro significato, sarebbe stato sopraffatto da un’oscura maledizione.
Capitolo 2: La sfera
Nel cuore dell’isola, invece, tra rovine di antichi templi e strutture crollate, sorgeva un altare di pietra, ormai ricoperto da muschi e liane. Sopra di esso, una sfera perfetta, sospesa nell’aria a pochi metri dalla base dell’altare.
Brillava in modo tenue, quasi a voler emulare il bagliore confortante e melanconico della luna, in più, emanava un suono contiguo e ridondante. La sfera era intatta, indistruttibile, e nessun essere vivente aveva mai avuto la possibilità di avvicinarsi ad essa senza essere respinto da un’impenetrabile barriera di energia.
Gli Slime, pur vivendo in un regno così vicino al mistero, non sapevano nulla di questa forza che li circondava, mentre Urien, conosceva bene quel segreto.
Capitolo 3: L’arrivo di Mavy e gli avventurieri
Una notte di tempesta, un’esploratrice di nome Mavy, giunse sull’isola dopo aver perso la sua nave tra le onde. Re Urien la trovò distesa sulla riva, priva di sensi, e la portò al sicuro nei fitti boschi prima di scomparire tra di essi.
Quando Mavy si svegliò, rimase sorpresa nel trovare una terra così rigogliosa, un’isola sconosciuta dai paesi circostanti; non sapeva nulla della storia di quel luogo, ma sentiva che qualcosa di arcano e misterioso giaceva in attesa di essere svelato.
Mentre i giorni passarono, e Mavy si adattava alla vita sull’isola, dei viaggiatori incaricati di cercarla e riportarla sana e salva a casa, approdarono sulle coste. Fu proprio quest’ultima a parlargli di un probabile tesoro nascosto, e queste parole riecheggiarono per tutto il continente arrivando fino alle orecchie dei più bramosi. Così, ben presto, avventurieri di ogni razza raggiunsero l’isola degli Slime da tutto il mondo e, desiderosi come Mavy, si unirono ai vari tentativi di svelare il suo segreto.
Tutti avevano provato ogni modo possibile per scoprire cosa si celasse dietro le barriere invisibili dell’isola:
gli elfi avevano provato a distruggere le rocce con le rune, usando magiche armi forgiate nei loro forni, malgrado ciò, ad ogni luna piena, le rocce si ricomponevano come attratte l’una dall’altra;
maghi e stregoni avevano cercato di attraversare il campo di energia che proteggeva la sfera, lanciando incantesimi di protezione e potenziamento;
c’era chi avevano usato mezzi più brutali, come esplosivi e antiche trappole naniche che distruggevano ogni cosa;
gli umani e orchi più crudeli tentarono addirittura di corrompere la natura stessa, abbattendo alberi o avvelenando i ruscelli per forzare una reazione;
e infine, i necromanti avevano cercato di evocare creature spaventose da mondi lontani per abbattere le sue difese magiche, tuttavia, nessuno di loro aveva avuto successo.
Ogni tentativo finì con un fallimento, e coloro che non erano stati respinti dalle forze invisibili erano stati semplicemente catturati dal mistero che aleggiava intorno all’isola.
Capitolo 4: Mavy non si arrende
Passarono gli anni, ormai chiunque fosse approdato sull’isola aveva abbandonato l’idea di carpirne il suo segreto, tornando nella propria patria. Solo Mavy rimase, convinta che fu il destino a condurla lì, e non poteva lasciare irrisolto il suo mistero.
Re Urien che l’aveva osservata con attenzione partecipare ai molteplici tentativi, capì che, sebbene fosse umana, la giovane possedeva una purezza d’animo che raramente si trovava tra le sue stesse creature. Il suo cuore, infatti, era innocente, privo di cupidigia e interesse egoistico, e ciò la rendeva simile a uno Slime nella sua essenza. Decise quindi di avvicinarsi.
Quella stessa notte, mentre Mavy meditava sull’isola e appuntava memorie nel suo diario, Urien si fece avanti, parlando per la prima volta con lei.
“Perché desideri tanto conoscere il segreto di questa terra?” Chiese Re Urien con voce pacata e profonda, rivelando finalmente la sua forma.
Mavy lo guardò stupita, incapace di credere che fosse un vero slime a parlarle, ma sentì anche una sensazione di familiarità, come se quella creatura fosse più di un semplice essere gelatinoso.
“Non lo so,” rispose Mavy. “Ho sempre avuto il desiderio di scoprire il mistero nascosto nel cuore delle cose. Sento che quest’isola ha qualcosa da dirmi.”
Re Urien annuì, comprendendo il desiderio di Mavy, ma anche la pericolosità della sua ricerca.
“Quello che cerchi non è un tesoro materiale,” disse Urien. “Il segreto dell’isola è molto più profondo e potente di quanto tu possa immaginare. Solo chi è pronto a sacrificare il proprio ego e ad accogliere la verità può comprendere ciò che è nascosto.”
Mavy ascoltò attentamente, ma non poteva rinunciare al suo sogno. Era disposta a rischiare tutto pur di scoprire cosa si celava dietro quella misteriosa sfera.
Capitolo 5: Il segreto dell’isola
Urien, vedendo la determinazione di Mavy, la guidò verso il centro dell’isola, tra le rovine antiche. Quando arrivarono davanti all’altare, Urien le spiegò finalmente il segreto che aveva custodito per tanto tempo.
“Questa sfera,” disse Urien, “non è un semplice oggetto. È la chiave per un potere immenso, che potrebbe cambiare il destino dell’universo e di tutte le creature che lo abitano. Non è un qualcosa da possedere, né da usare. È una forza che può liberare o distruggere tutto ciò che conosciamo.”
Re Urien, sebbene fosse il custode del segreto, anche lui aveva dovuto affrontare una dura prova: l’energia sprigionata dalla sfera non era un bene, ma un simbolo di equilibrio. La sua energia poteva corrompere chiunque cercasse di manipolarla per scopi personali; e L’isola, con le sue rune e la barriera invisibile, esistevano per proteggere quel potere e mantenere l’armonia tra le forze della natura e gli esseri viventi.
Mavy, finalmente, comprese l’importanza di mantenere il segreto dell’isola: il vero tesoro non era qualcosa che poteva essere preso o posseduto, ma qualcosa che doveva essere rispettato e protetto. Lontano dalla brama di ricchezze, il suo cuore si aprì alla saggezza che Urien le aveva donato.
Insieme, giurarono di proteggere l’isola e il suo mistero e Mavy rinunciò alla sua sete di curiosità, scegliendo invece di vivere in armonia con gli Slime e con la natura che aveva imparato a rispettare.
E così, Urien, il Re Slime, e Mavy, la naufraga che divenne sua alleata, custodirono il segreto per sempre, mantenendo lontani gli occhi avidi del continente per anni a venire. E l’isola, protetta dal potere ancestrale, continuò a brillare sotto il cielo del plenilunio, celando nel suo cuore il più grande dei misteri: che la vera forza non sta nel possedere, ma nel comprendere e rispettare l’equilibrio tra tutte le cose.
Bello immaginare un’isola di slime con tutte le creature gelatinose 😃