Il regno di Farfylandia e le farfalle luminose

Il regno di Farfylandia sta per subire degli attacchi ma l'intervento di qualcosa di straordinario cambierà il destino di quel luogo

C’era una volta un luogo lontano chiamato Farfylandia, dove si trovava il regno di Re Arcibaldo e della regina Amelia.

Arcibaldo era un uomo grande e forte, con un carattere un po’ rude, però non era cattivo. Amelia, invece, era di una bontà e dolcezza straordinaria e, oltre a gestire la servitù del castello, aveva una grande passione per le farfalle.

Le allevava, le curava, le faceva crescere fino a farle diventare molto grandi perché sapeva che un giorno sarebbero state di aiuto per la protezione del territorio.

Al servizio del Re c’era un numeroso esercito di cavalieri e soldati che ogni giorno si addestravano per tenersi in forma in caso di battaglia. Per molti anni la pace regnò a Farfylandia, ma un brutto giorno le cose cambiarono.

La sentinella sopra alla torre avvisò che gruppi di guerrieri, dotati di frecce, scudi, spade e lance avanzavano da tutte le parti verso il castello di Re Arcibaldo e lo scopo era quello di conquistare quel luogo.

Allora i cavalieri del re si misero a sorvegliare costantemente la fortezza in posizione di difesa. Ma durante una sera, al calar del sole, si verificò qualcosa di insolito.

Mentre tutte le donne del castello erano riunite in una grande sala per preparare sacchi di sabbia da lanciare contro i nemici, si udì all’improvviso un forte rumore, un boato assordante ed il cielo si illuminò a giorno.

Tutti accorsero fuori dai portoni o si affacciarono alle finestre per vedere che cosa stesse succedendo. Alzarono gli occhi e videro una nuvola grandissima che trasportava un guerriero seduto sopra ad un leone dalla criniera color fuoco.

Il misterioso personaggio osservava dall’alto gli abitanti di Farfylandia e iniziò il suo discorso dicendo con voce possente:

“Il mio nome è Leondoro e sono venuto a conquistare questo luogo così tranquillo e pacifico per trasformarlo in un mondo pieno di animali feroci. Finora nessuno è mai riuscito a sconfiggermi e anche questa volta ne uscirò vincitore”.

Nel contempo anche tutti i soldati nemici videro la scena e, intimoriti dal guerriero sulla nuvola per la loro sorte, decisero di ritirarsi. E così lentamente si allontanarono dal castello.

Per far fronte a Leondoro, Re Arcibaldo richiamò tutti i suoi uomini, raccolse tutte le sue forze e ordinò:

“Forza, scendiamo tutti a corte andiamo a prepararci! Con coraggio combatteremo per difendere la nostra terra e la nostra fortezza”.

Allo stesso tempo anche la regina Amelia e tutte le donne decisero di provare a far qualcosa per fermare l’ira del nuovo conquistatore. La loro arma era il canto e così iniziarono a far uscire dalla loro voce delle soavi note, che pian piano aumentavano di tonalità.

Nel giro di pochi minuti si formarono cori di voci intense che cantavano con vigore e all’unisono. Quelle note arrivarono alle orecchie delle farfalle che, a piccoli gruppi, iniziarono ad espandersi nel cielo. Poi se ne aggiunsero altre, e altre ancora, fino a formare una barriera sopra tutta l’area del castello.

Il loro scopo era quello di proteggere Farfylandia dal malvagio soldato delle nuvole. I meravigliosi insetti colorati iniziarono a muoversi come in una specie di danza e le loro ali, ogni volta che si muovevano, si illuminavano di una luce abbagliante.

Più era veloce la melodia, più le ali si agitavano formando un bagliore così splendente che la luce accecò sia Leondoro che il suo leone, immobilizzandoli.

Il sovrano del cielo non aveva mai assistito a nulla del genere e intimorito, per la sua prima volta, da questa straordinaria visione decise di non attaccare il regno del Re Arcibaldo.

Da quel momento Farfylandia e tutti i suoi abitanti non subirono più assalti nel corso del tempo, perché si era sparsa la voce che quelle meravigliose farfalle non avrebbero permesso a nessuno di recare danni a quel magnifico e sereno angolo di mondo.

Morale

Davanti agli ostacoli della vita non bisogna mai impaurirsi e scappare, ma affrontarli con coraggio e con l’aiuto di tutti, ma soprattutto non con la violenza. La pace e la serenità vanno coltivate tramite sane collaborazioni.

~Fine~
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Annina

Annina

Ciao, mi chiamo Annina. Mi piace socializzare, imparare cose nuove e approfondire tutto ciò che mi fa sentire attiva e serena. Adoro il mondo delle favole sotto ogni aspetto; scriverle, leggerle e raccontarle, perché mi fanno ritornare bambina.

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