Fantaghirò – fiaba di Italo Calvino

Fantaghirò, una principessa coraggiosa, sfida i pregiudizi per salvare il regno e trovare l'amore in questa fiaba moderna e avvincente.

In un tempo molto lontano, c’era un Re che aveva tre figlie: Caterina, la più grande, era intelligente e aveva la passione per i libri; Carolina era bella come un angelo e dal cuore puro; mentre la più giovane, astuta e coraggiosa, si chiamava Fantaghirò.

Il Re soffriva di un male sconosciuto che nessun medico riusciva a curare. Passava le sue giornate in una stanza con tre sedie: una celeste per la gioia, una nera per la morte e una rossa per la guerra. Ogni mattina, le sue figlie controllavano su quale sedia si fosse seduto. Un giorno, il Re era sulla sedia rossa.

“Padre, cosa è successo?” chiese Caterina preoccupata.

“Il Re del regno vicino ci ha dichiarato guerra,” rispose il Re. “Io non posso combattere in queste condizioni. Ho bisogno di un generale, ma non so chi scegliere.”

“Lascia fare a me, padre. Guiderò io l’esercito,” propose Caterina.

“Non se ne parla, queste non sono cose da donna,” disse il Re, spazientito.

Caterina insistette, e alla fine il Re accettò con una condizione: “Se ti comporterai o avrai pensieri da donna durante il viaggio, tornerai subito indietro.”

Accompagnata dal fedele scudiero Tonino, Caterina partì. Durante il viaggio, vide un campo fiorito e disse: “Che fiori stupendi e profumati! Sarebbero perfetti per i giardini pensili di corte o per farne delle corone”

“A casa! Torniamo subito a casa!” esclamò Tonino. “Hai detto cose che un vero guerriero non penserebbe mai” E così tornarono al castello.

Il giorno dopo, anche Carolina si offrì di guidare l’esercito. Dopo aver insistito per un po’ il Re accettò a malincuore, imponendo le stesse condizioni della sorella. Durante il viaggio, passarono per la piazza e Carolina notò un negozio di abiti sfarzosi e disse: “Che magnifici vestiti, con uno di quelli potrei essere la più bella al gran ballo dei regni!”

“A casa! Torniamo subito a casa!” gridò Tonino. E anche Carolina fu costretta a tornare al castello un po’ delusa.

Infine, Fantaghirò si presentò al padre.

“Se le tue sorelle hanno fallito, come puoi riuscire tu che sei la più giovane?” chiese il Re.

“Lasciami provare, caro padre. So di essere giovane, ma non hai nulla da perdere. E sono sicura che ti farò onore”

Il Re, rassegnato, accettò. Fantaghirò indossò un’armatura dorata, prese una spada e lo scudo con lo stemma di famiglia; sembrava un vero cavaliere. Accompagnata da Tonino, partì con l’esercito. Superarono il campo in fiore e la piazza con i negozi, ma Fantaghirò non disse una parola. Dopo ore di marcia arrivarono al confine, e chiese di parlare con il Re nemico.

Il Re nemico, un giovane affascinante di nome Romualdo, invitò il cavaliere nel suo palazzo. Osservando da vicino Fantaghirò, il Re fu colpito immediatamente dai suoi occhi profondi e lineamenti gentili. Sospettò fosse una donna, così lo riferì alla madre che suggerì di mettere alla prova il cavaliere per scoprire la verità.

Prima, la portò nella stanza delle armi per vedere se sapeva maneggiarle, ma Fantaghirò mostrò grandi abilità con le spade, mazze e scudi.

Poi, a pranzo, Re Romualdo le chiese di tagliare il pane, e Fantaghirò lo tagliò a mezz’aria dimostrando destrezza.

Infine, sotto consiglio della madre, il Re invitò il cavaliere a dormire nella stessa stanza, pensando che se fosse stata una donna si sarebbe rifiutata.
Ma Fantaghirò accettò senza timore e, al momento di dormire assieme, rimase con indosso la sua armatura.

“Ma cosa fai!” disse Romualdo “Dormi con l’armatura?”

“Certo! Un vero cavaliere si fa trovare sempre pronto, soprattutto quando è ospite in un castello nemico.” disse Fantaghirò.

Fantaghirò superò ogni prova con furbizia, e comportandosi come un vero guerriero. Ma il Re era ancora più sospettoso e cominciava a nutrire dei sentimenti verso il cavaliere.

La madre del Re propose allora un’ultima prova: “Invitara a fare un bagno insieme a quel punto scopriremo la verità.”

Fantaghirò accettò, ma chiese di rimandare al giorno seguente. Nel frattempo, inviò una lettera al padre chiedendo aiuto. Il giorno dopo, prima del bagno, arrivò un messaggero che riferì al Re Romualdo che il padre di Fantaghirò era in fin di vita, e doveva tornare subito a casa.

“Prima di partire, facciamo pace Maestà, la guerra porterà solo povertà ai nostri regni.” disse Fantaghirò. E prima di tornare al castello lasciò un messaggio nelle stanze di Re Romulaldo.

Il Re, col cuore confuso, accettò l’accordo di pace e la lasciò andare, ma quando trovò il messaggio lasciato da Fantaghirò che rivelava la sua vera identità, tutto si fece più chiaro. Salì sul cavallo e inseguì Fantaghirò scortato da due amici fidati: Ivaldo, consigliere e sapiente studioso, e Cataldo un valoroso e generoso cavaliere.

Nel mentre, Fantaghirò tornata al castello, raccontò tutto al padre e alle sorelle, inclusa la pace fatta con il Re nemico. Il padre contento, in lacrime abbracciò tutte e tre le figlie, che avevano mostrato amore e coraggio verso il regno.

Poco più tardi, si presentarono al castello Re Romulado con i suoi amici, e dopo esser stati ricevuti dal Re chiesero in moglie le sue figlie.

Il Padre, Fantaghirò e le sorelle accettarono le proposte con gioia, presto si sposarono, e vissero felici unendo i propri regni che prosperarono negli anni a venire.

Morale

Non bisogna giudicare le persone dalle apparenze o dai ruoli tradizionali. Con coraggio e intelligenza, chiunque può superare le aspettative e fare la differenza.

Nota: ispirata dalla fiaba originale di Gherardo Nerucci, Vittorio Imbriani e Italo Calvino, “Fanta-Ghirò, persona bella” (1880) e riscritta per Mondofavole.it.
I nomi originali delle principesse erano Calorina, Assuntina e Fanta-Ghirò, e il Re nemico non aveva un nome, come non erano presenti nel racconto i suoi due amici Ivaldo e Cataldo, tuttavia in questa storia ho utilizzato i nomi della serie tv che tanto amavo .💖

~Fine~
Copyright © MondoFavole.it - Riproduzione riservata - Tutte le fiabe e favole sono originali o classici riscritti per mondofavole.it, è vietata la riproduzione senza il consenso del suo autore

Ti è piaciuto questo testo?

Clicca sulle stelle per votare!

Media voto 4.3 / 5. Voti: 3

Nessun voto ancora

Ti è piaciuto questa testo?

Supportaci con un click!

Andrea

Andrea

Ciao, sono Andrea di Roma, creo siti web dal 2008 e MondoFavole.it è uno dei miei progetti che porto avanti con passione. Ho sempre amato le fiabe e racconti sin da bambino, e ancor di più ora. Spero che il portale possa piacere a grandi e piccini, regalando sorrisi ad ogni famiglia.
- La condivisione è il senso della vita -

Articoli: 21

Un commento

Lascia una Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. Bellissima questa fiaba dove si nota grande forza e coraggio. Mi è piaciuta molto anche la miniserie televisiva, sempre intitolata Fantaghirò.