C’era una volta un girasole di nome Solea, che viveva in un grande campo insieme a tanti altri girasoli. Tutti amavano seguire il sole, girando la testa per salutarlo dalla mattina alla sera. Ma Solea era diversa, ogni volta che il sole splendeva alto nel cielo, si sentiva troppo timida per guardarlo.
“Perché non giri la testa verso il sole, Solea?” le chiedevano gli altri girasoli.
“Non lo so,” rispondeva Solea. “Ho paura che il sole veda i miei petali un po’ sgualciti e non mi trovi bella.”
Un giorno, un’ape di nome Nettì passò vicino a Solea e incuriosita le chiese: “Perché guardi sempre il terreno invece del cielo?”
“Non voglio disturbare il sole,” mormorò Solea.
Nettì rise dolcemente. “Disturbare il sole? Il sole splende per tutti noi, anche per te. Vieni, voglio farti vedere qualcosa.”
L’ape volò sopra un piccolo stagno nelle vicinanze e invitò Solea a guardare dentro. Lì, Solea vide il riflesso del sole che brillava sull’acqua. Era così bello che si sentì attratta da quel calore.
“Vedi?” disse Nettì. “Il sole illumina tutto, ma la sua luce non è mai troppo per nessuno. È qui per noi.”
Solea pensò alle parole di Nettì, osservò il riflesso e, per la prima volta, vide la propria bellezza in un modo nuovo. “Forse hai ragione,” disse timidamente.
La mattina seguente, quando il sole si alzò, Solea decise di provare. Lentamente, molto lentamente, sollevò la testa e guardò il cielo. Sentì un calore dolce che la riempì di energia. Il sole la avvolse con la sua luce, e Solea si sentì finalmente parte di quel meraviglioso spettacolo.
Da quel giorno, Solea non abbassò mai più la testa. Anzi, divenne un esempio per gli altri girasoli più timidi. “Non abbiate paura di brillare!” diceva loro. “Il sole splende per tutti noi, e ognuno di noi ha una bellezza speciale.”
Morale
Non dobbiamo avere paura di mostrarci per quello che siamo. La luce della vita splende per tutti, e ognuno di noi merita di essere visto e apprezzato.
