Nella fitta giungla, viveva Dudù, una piccola scimmietta affettuosa e piena di energia. Con la sua famiglia e la tribù di animali, Dudù trascorreva le giornate rincorrendosi sugli alberi, tuffandosi nei laghetti e gareggiando con i suoi fratelli. La vita era semplice e felice, finché un giorno, una tigre affamata irruppe nella loro serenità.
Affamata si diresse verso gli animali e spalancando le fauci ruggì:
“Sono affamata e vi mangerò tutti!”
In preda alla paura, tutta la tribù si disperse nella giungla. Dudù, spaventato, si ritrovò solo in un angolo sperduto. Restò nascosto per giorni, tremando di paura, ma presto la fame lo spinse a muoversi. Con passi incerti, Dudù si avventurò in cerca di cibo mentre saltava da un albero all’altro, sentì un fruscio alle sue spalle. Allarmato, si aggrappò a una liana, pronto a scappare.
“Dudù!” gridò una voce familiare.
Dalle foglie emerse Mimì, la sua sorellina. Dudù non poteva credere ai suoi occhi. Restò immobile finché Mimì gli saltò addosso per abbracciarlo, facendoli cadere entrambi dal ramo. Ma Dudù, con prontezza, strinse la liana che aveva in mano, e scivolarono dolcemente a terra.
Un altro rumore attirò la loro attenzione. Da un cespuglio sbucò un piccolo tapiro, carico di frutta.
“Possiamo avere una banana? Sono giorni che non mangiamo” chiese Dudù timidamente.
Il tapiro sorrise. “Certo! Sto portando questa frutta a degli amici scappati da un agguato.”
“Vuoi vedere che sono della nostra tribù?” esclamò Dudù.
Guidati dal tapiro, le due scimmiette ritrovarono la loro tribù. L’incontro fu commovente, e Dudù abbracciò tutti, grato di essere di nuovo con la sua famiglia. Il tapiro, accolto calorosamente, divenne un nuovo membro della comunità.
Una sera, attorno a un falò, Dudù prese la parola: “Dobbiamo escogitare un piano per proteggerci da futuri pericoli.”
Gli animali si consultarono e proposero diverse idee e decisero di organizzarsi in questo modo: le scimmie avrebbero fatto da vedetta sugli alberi, tapiri e ricci costruivano trappole, i coniglietti avrebbero fatto da esca e gli uccelli creavano un sistema di richiami segreti. Con impegno e collaborazione, la tribù creò un efficace sistema di difesa. Dopo tanto tempo, la tribù si sentiva finalmente al sicuro.
Ma una notte la tigre tornò per cacciare. Avanzava tra i cespugli, credendo di coglierli impreparati. Le scimmiette appostate sugli alberi avevano già dato l’allarme, e gli uccelli con il richiamo segreto attivarono il sistema di difesa.
I coniglietti cominciarono a correre, facendosi inseguire, e la tigre ignara, fu guidata verso le trappole. Cadde in una buca cosparsa di un unguento scivoloso, e incapace di risalire, si disperò:
“Non vi mangerò! Vi prego, lasciatemi andare!” implorò la tigre, stremata dopo giorni senza cibo.”
Dudù rispose: “Ti libereremo solo se prometti di non attaccarci mai più.”
La tigre, affamata e disperata, accettò le condizioni. Gli animali le offrirono della frutta, e la tigre, sorpresa di quanto fosse deliziosa, decise di cambiare vita: divenne vegetariana. Iniziò così a diffondere il messaggio di pace nella giungla.
Da quel giorno, la tribù visse serena, sapendo che l’unione e l’organizzazione li rendevano forti.
Morale
Con collaborazione e intelligenza, anche i pericoli più grandi possono essere superati. La vera forza nasce dall’unione e dalla fiducia reciproca.