C’era una volta un uomo di nome Persy, un pescatore molto attento e laborioso. Un giorno, mentre si trovava in mare con la sua piccola barca, Persy fece cadere accidentalmente in acqua una perla preziosa, eredità di famiglia e simbolo di fortuna.
Disperato, tornò alla riva, prese un secchio e iniziò a raccogliere l’acqua dal mare per versarla sulla terra. Così facendo, pensava tra sé:
“Se prosciugherò il mare, ritroverò la mia perla.”
Per tre giorni e tre notti, senza fermarsi un attimo, Persy riempì il secchio e lo svuotò sulla riva. Gli abitanti del villaggio si avvicinavano incuriositi e gli chiedevano:
“Cosa fai, Persy? Perché continui a prendere l’acqua del mare?”
“Ho perso una perla di grande valore,” rispondeva lui, “e finché non avrò prosciugato il mare, non smetterò.”
La notizia della sua ostinazione arrivò fino alle orecchie dello Spirito delle Acque, un essere antico e saggio che abitava nelle profondità marine. Il quarto giorno, lo Spirito emerse dal mare, splendente e luminoso come la luna piena.
“Perché attingi così tanta acqua dal mio regno?” chiese con voce profonda e maestosa.
Persy, stanco ma determinato, rispose:
“Ho perso una perla preziosa molto importante per me, e finché il mare non sarà asciutto, non mi fermerò.”
Lo Spirito delle Acque rise, non in modo crudele ma con ammirazione.
“E credi davvero di riuscire a prosciugare l’intero mare con un piccolo secchio?”
“Forse no,” rispose Persy, “ma non posso fermarmi finché non avrò fatto tutto il possibile.”
Impressionato dalla sua tenacia e onestà, lo Spirito delle Acque si immerse nuovamente tra le onde. Poco dopo, tornò in superficie con la perla splendente tra le mani.
“Ecco la tua perla,” disse lo Spirito. “La tua perseveranza e il tuo coraggio meritano una ricompensa.”
Persy prese la perla con gratitudine, promettendo di prendersi sempre cura del mare e di rispettarne gli abitanti.
Morale della favola
Se sei determinato e non ti arrendi, puoi raggiungere i tuoi obiettivi. Ma ricorda che è importante anche rispettare la natura e ascoltare la sua saggezza.
Nota: tratto da una favola di Tolstoy raccolta in “I quattro libri di lettura”.