C’era una volta una cornacchia di nome Nerina, che viveva in una foresta poco lontana da un villaggio. Un giorno, osservò una piccionaia vicina, piena di piccioni bianchi ben nutriti e felici.
Nerina: “Perché devo accontentarmi delle poche briciole che trovo? Voglio vivere come quei piccioni!”
Decise di cambiare il suo destino. Raccolse delle piume bianche cadute dai cigni e si tinse il piumaggio. Poi si avventurò nella piccionaia.
I piccioni, vedendola bianca, la accolsero senza sospetti.
Piccione Capo: “Benvenuta, sorella! Qui c’è cibo per tutti.”
Nerina si adattò rapidamente, ma un giorno, dimenticando la sua nuova identità, gracchiò come una cornacchia. “Craaa! Craaa!”
Piccione Capo: “Aspetta un momento! Non sei un piccione!”
Tutti i piccioni si agitarono e la cacciarono via. Confusa e affamata, Nerina tornò alla foresta.
Le cornacchie, però, non la riconobbero.
Cornacchia Anziana: “Chi sei tu, straniera? Non sei una di noi!”
Nerina: “Ma sono io, Nerina! Ho solo cambiato piumaggio.”
Cornacchia Anziana: “Non importa l’aspetto, hai rinnegato chi sei.”
Rifiutata da entrambe le comunità, Nerina si trovò sola. Si rese conto del suo errore e, togliendosi le piume bianche, tornò a vivere modestamente nella foresta.
Morale
Cercando di ottenere di più, rischiamo di perdere anche ciò che abbiamo. È meglio apprezzare e coltivare le nostre qualità anziché fingere di essere ciò che non siamo.