C’era una volta un leone chiamato Re Zaro, un tempo forte e temuto, ma ormai vecchio e stanco. Non riusciva più a cacciare come faceva da giovane, e la fame lo tormentava. Decise allora di usare l’astuzia.
Si rifugiò in una caverna e, fingendosi malato, attese. Quando gli animali, mossi a pietà, andavano a trovarlo, li afferrava e li divorava. Così, una dopo l’altra, molte bestie finirono nella sua trappola.
Un giorno, arrivò la volpe Vera. Diffidente per natura, si fermò a distanza dall’ingresso della caverna.
Vera: “Salute, Re Zaro! Come stai oggi?”
Il leone, con voce debole e sofferente, rispose:
Re Zaro: “Oh, sto molto male, cara Vera. Vieni più vicino, così possiamo parlare meglio.”
Ma la volpe non si mosse.
Vera: “Mi piacerebbe entrare, ma prima devo chiederti una cosa. Perché vedo così tante orme che vanno verso la caverna e nessuna che torna indietro?”
Il leone rimase in silenzio, capendo di essere stato scoperto. Vera rise e disse:
“Buona guarigione, Re Zaro! Io preferisco restare fuori.”
E così la volpe scappò via, avvertendo gli altri animali del pericolo.
Morale
Gli individui saggi osservano i segni intorno a loro, usano il buon senso e prevedono i pericoli, evitando così di cadere nelle trappole.