C’era una volta un coniglio di nome Cioccorì, soffice e azzurrino come una nuvoletta di marshmallow. Viveva in una tana fatta di lana, calda e morbida, che profumava sempre di biscotti appena sfornati.
Una mattina di primavera, Cioccorì si svegliò, stiracchiandosi tra le coperte zuccherose.
“È il giorno della caccia alle uova!” esclamò con un saltello. “Devo sbrigarmi a nascondere tutte le uova per i bambini del paese!”
Prese il suo cestino, pieno di uova decorate a mano, e cominciò a saltellare per il giardino del paese, nascondendole sotto cespugli, dietro le panchine e perfino in una scarpa dimenticata.
Quando ebbe finito, salì su una cassetta in mezzo alla piazza e suonò un campanello a forma di gallina.
“Bambiniii! La caccia all’uovo è iniziataaa!”
I bambini arrivarono di corsa, ridendo e gridando felici. Dopo pochi minuti, un bimbo di nome Leo urlò:
“Ne ho trovato uno! È tutto dorato!”
Una bimba con le trecce rosa si avvicinò e sgranò gli occhi:
“Ma… il tuo uovo è magico!”
Appena Leo lo toccò, un vortice di coriandoli esplose e tutti i bambini sparirono in un PUF zuccheroso.
Si ritrovarono in mezzo a una città fatta tutta di dolci: Caramella City! Le case erano fatte di marzapane, i lampioni gocciolavano miele, e le strade erano lastricate di liquirizia morbida.
“Io vado nel negozio di gelati che non si sciolgono mai!” gridò Anna, già con tre coni in mano.
“Guardate! Un’altalena fatta di gomma frizzante!” urlò Tom mentre volava in alto tra le nuvole di panna montata.
I bambini correvano ovunque: chi si rotolava nei prati di zucchero filato, chi si arrampicava sugli alberi di lecca-lecca, chi si faceva il bagno nel lago di cioccolato caldo.
Quando il sole di zucchero cominciò a tramontare, Cioccorì apparve su un tappeto volante fatto di wafer.
“Bambini, è ora di tornare a casa!”
“Ma non vogliamo andarcene!” protestarono tutti con la bocca piena e i capelli pieni di M&M’s.
“Caramella City vi aspetterà ogni Pasqua. Ma ora… i vostri pancini hanno bisogno di una pausa!” rise Cioccorì.
In un altro PUF colorato, i bambini si ritrovarono nella piazza del paese. Erano felici, sazi e… appiccicosi!
I genitori li abbracciarono ridendo:
“Siete un po’ più dolci del solito oggi!”
Morale
La vera magia è nella condivisione e nella fantasia: basta un po’ di zucchero e un cuore aperto per vivere le avventure più dolci!
Nota: Favola di Brando (5 anni) della scuola dell’infanzia “Il Giardino delle Meraviglie