C’era una volta una bambina di nome Azzurra, curiosa e piena di fantasia. Ogni pomeriggio amava esplorare i dintorni della sua casa, scoprendo sempre qualcosa di nuovo. Un giorno, mentre passeggiava nel piccolo campo vicino, qualcosa attirò la sua attenzione: un grande albero dalle fronde rigogliose. Ma ciò che la colpì di più fu un biglietto che penzolava da un suo ramo.
Curiosa, cercò di prenderlo, ma non ci arrivava. Guardandosi intorno, vide un tronco caduto e, con un po’ di fatica, vi si arrampicò sopra. Allungando la mano, riuscì finalmente a prendere il biglietto.
Senza perdere tempo, corse a casa e bussò forte alla porta. La mamma le aprì con un sorriso.
“Mamma, ho trovato un biglietto! Me lo leggi?” esclamò eccitata.
La mamma prese il foglio e lesse ad alta voce: “Sono un albero sia vecchio che giovane. Torna domani e troverai un regalo per te!“
Azzurra non riusciva a trattenere l’emozione e il giorno dopo tornò di corsa all’albero. Accanto al tronco c’era un pacchetto con scritto: “Per Azzurra!“.
La bambina lo aprì con trepidazione, ma lo trovò vuoto. Confusa, lo osservò attentamente, finché all’improvviso una luce brillante sprigionò dal pacchetto. Dalla luce apparve una chiave d’oro.
Azzurra si guardò intorno, incerta su cosa fare. Poi notò una fessura nel tronco dell’albero. Avvicinandosi, scoprì una piccola porta rosa.
“Questa chiave potrebbe aprirla?” pensò tra sé.
Con mani tremanti, infilò la chiave nella serratura e la girò. La porta si aprì con un leggero scricchiolio e dentro, trovò una pentola piena d’oro.
Sorpresa e felice, Azzurra afferrò la pentola e corse a casa per mostrarla alla mamma.
“Mamma, guarda cosa ho trovato!” esclamò, tutta eccitata.
La mamma osservò il tesoro con stupore e poi disse: “Brava, Azzurra! Con questo oro potremo sfamarci per tanto tempo.“
Ma Azzurra non riusciva a smettere di pensare all’albero misterioso. Il giorno dopo tornò da lui per ringraziarlo.
“Grazie per il tuo dono!” disse con gioia.
All’improvviso, il vento si alzò leggermente e una voce profonda sembrò provenire dall’albero: “Azzurra, il vero tesoro non è l’oro, ma il bene che farai con esso.“
La bambina ci pensò su mentre tornava a casa. Era felice che la sua famiglia non avrebbe più sofferto la fame, ma sentiva che poteva fare di più. Così, parlò con la mamma e decisero insieme di condividere parte del tesoro con i vicini che avevano bisogno di aiuto.
Con il tempo, il piccolo villaggio divenne più felice e prospero, perché tutti si aiutarono a vicenda. L’albero, testimone silenzioso di questo cambiamento, continuava a crescere forte e rigoglioso, mentre Azzurra imparava che la vera ricchezza non è possedere tanto oro, ma avere un cuore generoso.
Morale
La vera ricchezza non sta nei tesori materiali, ma nel bene che possiamo fare per gli altri.
Nota: favola di Eleonora (5 anni) della scuola dell’infanzia “Il Giardino delle Meraviglie