In un piccolo villaggio ai piedi di una collina, viveva un giovane pastore di nome Samuele. Ogni notte, mentre tutti dormivano, Samuele doveva badare alle pecore di suo padre. Ma dalla noia e solitudine ebbe un’idea.
“Farò uno scherzo al villaggio!” Pensò ridacchiando. Così, la notte seguente si mise a gridare: “Al lupo! Al lupo! Aiutatemi!”
In pochi minuti, gli abitanti accorsero con torce e bastoni. “Dov’è il lupo?” chiesero preoccupati.
Samuele scoppiò a ridere. “Non c’è nessun lupo! Era uno scherzo!”
Gli adulti, sebbene irritati, tornarono a casa scuotendo la testa. Ma Samuele trovava tutto questo molto divertente e ripeté lo scherzo anche nei giorni seguenti. Ogni volta gli abitanti accorrevano, solo per essere derisi.
Una notte, però, un vero lupo apparve nel pascolo. I suoi occhi brillavano nel buio e i suoi denti erano affilati come coltelli.
“Al lupo! Al lupo! Per davvero questa volta!” gridò Samuele con tutta la forza dei suoi polmoni. Ma nessuno venne.
“È solo un altro dei suoi scherzi,” mormoravano gli abitanti del villaggio, ignorandolo.
Il lupo attaccò le pecore e fuggì via nel bosco prima che Samuele potesse fare qualcosa. La mattina seguente, quando gli abitanti videro il pascolo deserto, scossero la testa.
“Samuele,” disse il padre severo, “nessuno crede a chi mente sempre, anche quando dice la verità.”
Samuele, triste e pentito, promise di non scherzare mai più.
Morale
Chi mente troppo spesso perderà la fiducia degli altri, anche quando dirà la verità.