C’era una volta una gattina di nome Milù, dal pelo bianco, morbido e con gli occhi dolci, che viveva nella piazza di un piccolo paese. Amata da tutti, ogni giorno osservava un giovane ragazzo di nome Matteo passare con un sorriso gentile e che, di tanto in tanto, si fermava per accarezzarla. Con il tempo, Milù si innamorò di lui, sognando di stargli accanto come sua compagna.
Il suo desiderio divenne così forte, che una notte alzò lo sguardo al cielo e pregò Selene, la dea della Luna:
“Oh, mia dea, tu che splendi li su, fammi diventare una ragazza, così potrò stare con Matteo e fargli compagnia.”
Selene, colpita dal desiderio sincero di Milù, accettò la richiesta e, con un bagliore magico, trasformò la gattina in una ragazza bellissima. Il giorno dopo, Matteo la vide e, affascinato dalla sua dolcezza, le chiese di andare a casa sua.
Quella sera, i due erano seduti l’uno accanto all’altra quando Selene, curiosa di vedere se Milù fosse cambiata davvero, fece apparire un topo che sgattaiolava veloce tra loro.
Milù, istintivamente, si lanciò sul pavimento, inseguendo il topo con occhi famelici e artigli pronti, divorandolo in un batter d’occhio.
Matteo, stupito, chiese: “Ma… cosa stai facendo? Vai via da casa mia!”
Selene, che aveva osservato tutto, sospirò. “Vedo che il suo aspetto è cambiato, ma il suo cuore è rimasto quello di una gatta.” E con un battito di mani, Milù tornò al suo aspetto originario.
Da quel giorno, Milù comprese che è meglio essere sé stessi, senza cercare di cambiare natura.
Morale
Anche se possiamo cambiare il nostro aspetto, il nostro vero carattere rimarrà sempre lo stesso. E chi ti ama veramente, ti accetterà per ciò che sei.
Nota: ispirato da “La gatta e Afrodite” – Esopo
