Un giorno, lungo le rive di un grande fiume, Rana Rina si stava godendo il sole, quando venne interrotta da Scorpione Sergio.
“Rina, per favore, aiutami ad attraversare il fiume. Non so nuotare e ho urgente bisogno di raggiungere l’altra sponda,” chiese Sergio con tono supplichevole.
Rina, sospettosa, rispose: “E se ti faccio salire sulla mia schiena, come posso essere certa che non mi pungerai?”
Sergio scosse il capo. “Ma Rina, se ti pungessi, annegheresti, e io affonderei con te. Non avrebbe senso!”
Rina rifletté e, convinta dalla logica di Sergio, accettò. “Va bene, sali, ti porterò.”
I due partirono. La rana nuotava abilmente, e Sergio si teneva ben saldo. Tuttavia, a metà del fiume, Rina sentì un dolore acuto. Sergio l’aveva punta!
“M-ma perché l’hai fatto?” chiese Rina con voce tremante, mentre cominciavano entrambi ad affondare.
Sergio sospirò: “Non posso farci nulla, è la mia natura.”
Con queste ultime parole, i due sprofondarono nelle acque del fiume.
Morale
È importante aiutare gli altri e fidarsi, ma bisogna anche stare attenti a chi di solito si comporta male, anche se promette di non farlo.
Nota: autore ignoto, spesso attribuita ad Esopo, ma probabilmente ha origini dalla tradizione del Panchatantra