In un’isola lontana, avvolta dal suono delle onde e dal canto degli uccelli, viveva un vecchio corvo di nome Nero. Nero aveva costruito il suo nido su un alto albero, al sicuro dai pericoli. Qui erano nati i suoi tre piccoli: Pip, Pep e Pop.
Un giorno, Nero decise che era giunto il momento di portarli sulla terraferma, un luogo ricco di cibo e di spazi sicuri per crescere. Prese Pip, il più grande, e spiccò il volo.
Mentre volava sopra il mare, Nero cominciò a sentirsi stanco. Le sue ali si muovevano più lentamente, e un pensiero lo tormentava:
“Quando diventerò vecchio e debole, Pip si prenderà cura di me come io sto facendo ora per lui?”
Con voce seria, Nero chiese:
“Piccolo mio, quando io sarò vecchio e tu sarai forte, mi porterai e mi aiuterai come sto facendo con te?”
Pip, vedendo il mare dall’alto e temendo che lo lasciasse cadere, rispose in fretta:
“Sì, papà! Lo farò, te lo prometto!”
Ma Nero guardò negli occhi di Pip e non vide sincerità. Con tristezza, aprì gli artigli, lasciando cadere Pip nel mare.
Tornato sull’isola, Nero prese Pep, il secondo figlio. Volando nuovamente sopra le onde, la stanchezza lo assalì ancora. Con la stessa domanda, Nero si rivolse a Pep:
“Figlio mio, mi aiuterai quando io sarò vecchio?”
Pep, come Pip, rispose con timore: “Sì, papà! Te lo prometto!”
Anche questa volta, Nero sentì che la risposta non era sincera. Con il cuore pesante, lasciò cadere anche Pep nel mare.
Rimasto solo con il piccolo Pop, Nero decise di fare un ultimo tentativo. Con lui tra gli artigli, volò per l’ultima volta verso la terraferma. Quando fu a metà del tragitto, chiese:
“Pop, mi aiuterai quando sarò vecchio e debole?”
Pop, senza paura, rispose con sincerità:
“No, papà. Non potrò farlo. Quando sarò grande, avrò la mia famiglia da accudire, proprio come tu ti stai prendendo cura di me ora.”
Nero rimase sorpreso dalla sua onestà. Nonostante fosse esausto, pensò:
“Questa è la verità. Pop non mi ha ingannato. Merita di vivere e crescere.”
Con un ultimo sforzo, Nero batté le ali con tutta la forza che aveva e portò Pop sano e salvo sulla terraferma. Qui lo lasciò, dicendo:
“Vivi bene, piccolo mio, e insegna ai tuoi figli il valore della verità e della responsabilità.”
Morale
La sincerità è una qualità preziosa, e il vero amore non si aspetta nulla in cambio, ma dà senza condizioni.
Nota: tratto da una favola di Tolstoj nel “I quattro libri di Lettura”