In una calda estate, la formica Milla passeggiava per la campagna raccogliendo grano e orzo. Ogni chicco veniva riposto con cura nel suo magazzino sotterraneo. Mentre lavorava senza sosta, lo scarabeo Bruno la osservava sdraiato all’ombra di un albero.
“Milla, perché ti affanni così tanto?” Disse Bruno ridendo. “Guarda gli altri animali! Si godono il sole, giocano o riposano.”
Milla, senza fermarsi, rispose con calma:
“Sto preparando le provviste per l’inverno. Non ci sarà sempre il sole, Bruno.”
Lo scarabeo scrollò le spalle e tornò a leggendo i suoi fumetti, pensando fra se e se: “ho già raccolto alcune palline di sterco, ne prenderò altre domani e poi le porterò in casa.”
Bruno ogni giorno rimandò il da farsi e prima che se ne accorgesse l’estate passò. Giunse così l’inverno, e le piogge torrenziali sciolsero tutte le palline di cui si nutriva, lasciandolo senza cibo. Disperato e affamato, decise di andare a trovare Milla.
“Milla, ti prego, aiutami! Non ho nulla da mangiare,” implorò Bruno.
La formica lo guardò con un misto di severità e compassione.
“Bruno, ricordi quando mi prendevi in giro mentre lavoravo? Se avessi raccolto più provviste allora e portate nel rifugio, ora non saresti qui a chiedere aiuto.”
Bruno abbassò lo sguardo, pieno di vergogna. Milla, però, aveva un cuore gentile e aggiunse:
“Ti darò del cibo, ma a una condizione: la prossima estate mi aiuterai a raccogliere le provviste.”
“Prometto che lo farò!” Rispose Bruno con gratitudine.
Da quel giorno, Bruno imparò il valore della fatica e della pianificazione. La primavera seguente lavorò fianco a fianco con Milla, scoprendo che condividere il lavoro rende tutto più semplice.
Morale
Prepararsi al futuro è importante, quindi, non rimandare a domani ciò che puoi fare oggi. L’amicizia e la collaborazione possono fare la differenza nei momenti difficili.
Nota: tratta da “La formica e lo scarabeo” di Esopo. Ad oggi più conosciuta e riscritta come “La formica e la cicala”.
La favola era con una cicala che suonava un violino. Ma bella anche questa