C’era una volta, sulla montagna innevata di Cimafredda, un caprone di nome Kyna. Era robusto e coraggioso, con lunghe corna ricurve e una pelliccia viola che lo rendeva unico.
Kyna non sopportava il freddo, e preferiva stare in casa accovacciato vicino al camino, mentre i suoi amici saltellavano felici sulle pendici ghiacciate e giocavano tra i fiocchi di neve. E quando lo invitavano a giocare rispondeva sempre: “No, grazie, io resto qui al calduccio”
Per questo, a Cimafredda ridevano spesso di lui. “Kyna il freddoloso! Non sarai mai un vero caprone delle nevi!” .
Kyna si sentiva triste e fuori posto, ma aveva un sogno: quello di vincere il concorso di Frizzobrina per il ghiacciolo più buono del mondo! Però a Cimafredda non c’erano molti ingredienti per creare dei ghiaccioli golosi, c’erano solo neve ed erba muschiosa.
Una notte, guardando il cielo stellato, decise:
“Basta! Andrò in luogo dove non sentirò mai più freddo, con tanta frutta per creare i miei ghiaccioli!”
Così, una mattina, salutò tutti e lasciò la montagna scendendo giù a valle. Si avventurò per la giungla arrivando fino al mare, in luogo chiamato Cocobillo.
Qui la temperatura era più calda, gli alberi e piante offrivano frutta di ogni genere e il sole splendeva tutto l’anno:
“Questo è il posto giusto per me!” esclamò, saltando con gioia Kyna.
Il calore avvolgeva ogni cosa come un abbraccio. Kyna si sentì rinato. La sua energia, che sembrava congelata nel freddo, si risvegliò.
A Coccobillo Kyna si fece molti amici e costruì un laboratorio per ghiaccioli, testando e assaggiando ogni tipo di frutto che scopriva: banane, manghi, ananas, cocchi e tanti altri.
Tutto procedeva come Kyna desiderava, ma si rese conto ben presto di avere un problema: a Cocobillo non c’era né neve né tanto meno ghiaccio! Kyna cominciò a disperarsi così tanto che gli animali del luogo si avvicinarono preoccupati:
“Che succede Kyna? Perché sei triste?” chiesero i nuovi amici.
“Sono finalmente riuscito a trovare gli ingredienti per realizzare il mio sogno, ma non ho quello più importante. La neve!”
La sera stessa, tutti gli animali si radunarono e trovarono una soluzione senza dire nulla a Kyna: in accordo con i caproni di Cimafredda si fecero portare tantissima neve ghiacciata tramite delle slitte, e poi la chiusero nel grande frigorifero del laboratorio.
Quando si fece giorno, Kyna trovò tutti i suoi nuovi e vecchi amici intorno a lui con tutta la neve che desiderava.
Kyna non stava più nelle pelle, iniziò subito a creare ghiaccioli di tutti gusti, provando a mescolarli e poi li offrì a tutti.
Gli animali dell’isola lo guardavano con ammirazione.
“Wow, Kyna, sei davvero abile!” disse Maka, una scimmietta curiosa. “Non abbiamo mai visto qualcuno fare quello che fai tu!”
Presto la fama di Kyna si diffuse per tutto il mondo, tanto che un giorno, arrivò a Cocobillo un gufo viaggiatore per consegnare un messaggio:
”Kyna, ho sentito parlare dei tuoi ghiaccioli straordinari. Sei stato invitato al concorso mondiale che si terrà a Frizzobrina, la città più fredda del mondo.”
Inizialmente intimorito, Kyna ci pensò sù, era arrivato il momento di realizzare il suo sogno, e spinto dall’incoraggiamento dei suoi amici, decise di partecipare presentando un gusto nuovo che avrebbe conquistato tutti.
A Frizzobrina, si ritrovò circondato da gelatai provenienti da ogni angolo del mondo, ognuno con le proprie creazioni originali e stravaganti. Kyna era nervoso, ma sapeva che doveva dare il meglio di sé. Con cura e passione, preparò il suo ghiacciolo speciale, unendo i frutti esotici di Cocobillo con la purezza della neve di Cimafredda. Il risultato fu un’esplosione di gusto che lasciò tutti a bocca aperta.
Quando arrivò il momento della degustazione, i giudici assaggiarono il ghiacciolo di Kyna con grande attenzione. I loro occhi si illuminarono e i loro volti si riempirono di stupore.
“Questo è un capolavoro!” esclamò uno dei giudici. “Un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione.”
Alla fine del concorso, fu annunciato il vincitore: Kyna!
L’applauso del pubblico fu fragoroso e Kyna si sentì inondato di gioia. Aveva realizzato il suo sogno e dimostrato al mondo intero il suo talento.
Tornato a Cocobillo, Kyna divenne una celebrità. Animali da ogni parte del mondo venivano a visitarlo e assaggiare i suoi ghiaccioli, ma non dimenticò mai le sue origini e continuò a condividere la sua passione con gli amici.
Morale
Ognuno è unico e ha un talento speciale. A volte, basta trovare il luogo giusto per farlo brillare.
Nota: favola dedicata con affetto a “Kynanthai”