C’era una volta un nonno molto anziano di nome Santino. Le sue gambe non lo reggevano più, i suoi occhi erano offuscati, e le sue mani tremavano. Suo figlio Milvo e sua nuora Giada, purtroppo, avevano perso la pazienza con lui.
Quella sera, infatti, mentre tutta la famiglia era a tavola a riscaldarsi con un buon brodo caldo, nonno Santino macchiò la tovaglia e il suo maglione per l’ennesima volta.
“Nonno Santino sporca sempre tutto quando mangia,” si lamentò Giada. “Non possiamo continuare così.”
Decisero di farlo mangiare dietro la stufa, lontano dalla tavola familiare. Un giorno, mentre cercava di spostare la sua scodella, il vecchio la fece cadere, rompendola.
“Basta!” sbottò Giada. “D’ora in poi mangerai in una ciotola di legno!”
Nonno Santino abbassò gli occhi, sospirando, ma non disse nulla.
Un pomeriggio, mentre Milvo e Giada erano in casa, notarono il loro figlioletto, Angelo, giocare sul pavimento con alcuni pezzi di legno.
“Cosa stai facendo, Angelo?” chiese Milvo, incuriosito.
“Sto costruendo una ciotola,” rispose il bambino con un sorriso. “Quando voi due sarete vecchi, la userò per darvi da mangiare.”
Milvo e Giada si guardarono, colpiti come da un fulmine. Le lacrime iniziarono a scorrere sui loro volti. Senza dire una parola, corsero dal nonno, lo abbracciarono e lo riportarono al tavolo con loro.
Da quel giorno, lo trattarono con rispetto e amore. Santino non smise mai di sorridere per quelle attenzioni ritrovate.
Morale
Tratta gli altri come vorresti essere trattato, perché i bambini imparano dagli adulti. L’amore e il rispetto sono la vera ricchezza della famiglia.
Nota: favola tratta da “il vecchio e il nipotino” dei fratelli Grimm e Tolstoj.