C’era una volta una bambina di nome Cecilia, con bellissimi capelli marroni con le treccine. Indossava sempre una salopette verde brillante come i piselli freschi, e nella grande tasca sul davanti custodiva una raccolta di piccoli aggeggi: una piccola lente, un elastico colorato, una conchiglia e un gessetto bianco. Amava esplorare il mondo, sempre accompagnata dalla sua vivace cuginetta Eleonora.
Un pomeriggio, mentre passeggiavano insieme, le due bambine si ritrovarono davanti a un vicolo stretto e ombroso. Proprio lì, accucciato su un tappeto di foglie, c’era un gattino grigio con macchie arancioni.
“Ma guarda che carino!” esclamò Eleonora.
Le due bambine si avvicinarono piano, ma con loro grande sorpresa, il gattino alzò lo sguardo e disse con una vocina allegra:
“Ciao! Io sono Stracchino, il gatto birichino. Faccio magie in tutte le vie!”
Le bambine rimasero a bocca aperta. Prima che potessero dire qualcosa, Stracchino aggiunse:
“E ora che siete passate di qui, vi porterò nel mio magico mondo!”
Con un grosso starnuto, “Etciù!”, una nuvola di polvere sbrilluccicosa le avvolse e in un attimo si ritrovarono in un mondo fantastico.
Il cielo era pieno di unicorni volanti che si nutrivano di nuvole di marshmallow. Intorno a loro, fate dalle ali scintillanti raccoglievano pietre magiche di un azzurro cielo. Gli alberi non avevano foglie, ma zucchero filato bianco e rosa, e ovunque si respirava un dolce profumo di caramelle.
“Guardate laggiù!” esclamò Stracchino, puntando la zampetta verso una collinetta. “Ci sono uccellini blu che cantano melodie incantate!”
Curiose e affascinate, Cecilia ed Eleonora si avvicinarono. Ma, mentre esploravano, misero il piede su un terreno soffice che si aprì sotto di loro. Le due bambine scivolarono giù per un tunnel e atterrarono in un’enorme stanza piena di caramelle di ogni colore e forma. Ridendo, iniziarono a raccoglierne quante più potevano, riempiendo le mani e persino la tasca della salopette di Cecilia.
Stracchino apparve improvvisamente sopra di loro, sorridendo: “È ora di tornare a casa! Ma non dimenticatevi di questa giornata!”
Con un altro starnuto, “Etciù!”, si ritrovarono di nuovo nel vicolo. Il cielo era tornato normale, e intorno a loro non c’era traccia di magia.
“Sembra sia stato tutto un sogno!” disse Eleonora, scuotendo la testa. Ma Cecilia infilò una mano nella sua tasca e ne tirò fuori un pugno di caramelle colorate. “Non era un sogno! Guarda!”
Le due bambine si scambiarono un sorriso pieno di meraviglia e, da quel giorno, ogni volta che vedevano un gattino per strada, si chiedevano: “E se fosse un altro magico Stracchino?”
Morale
Il mondo è pieno di cose straordinarie per chi sa guardare con occhi curiosi. La magia non è solo nei sogni, ma nel cuore di chi sa crederci.
Nota: fiaba inventata da Eleonora (5 anni) della scuola dell’infanzia “Il Giardino delle Meraviglie”