I segreti della notte, nel castello stregato

Un antico castello, abitato da creature spaventose, diventa il teatro di un'avventura inaspettata per il coraggioso cavaliere Emanuele.

C’era una volta, in un regno lontano, un castello molto antico e misterioso. Le sue torri, alte e a punta, si ergevano verso il cielo scuro, e le sue finestre, strette e buie, sembravano occhi che spiavano il mondo. Si diceva che in quel luogo abitassero creature strane e spaventose, che uscivano allo scoperto solo di notte.

Nel cuore del castello, in una grande sala buia, viveva una colonia di pipistrelli. Quando il sole tramontava e le stelle brillavano nel cielo, i pipistrelli si svegliavano e uscivano dai loro nascondigli, volando a zig zag per le stanze e facendo strani suoni che facevano tremare le finestre.

Nelle profondità delle sue mura, in grotte umide e oscure, vivevano mostri di ogni tipo: fantasmi spettrali, goblin con grandi orecchie a punta, e orchi con denti aguzzi come rasoi. Quando l’orologio segnava mezzanotte, si svegliavano e uscivano dalle loro tane. Con passi pesanti e rumorosi, si aggiravano per i corridoi, cercando qualcuno da spaventare.

Un giorno, un coraggioso cavaliere di nome Emanuele si presentò al castello. Aveva sentito parlare delle creature che vi abitavano e voleva dimostrarsi più forte di loro. Armato di spada e scudo entrò, le porte si aprirono scricchiolando al suo passaggio, e l’eco dei suoi passi risuonò nelle sale vuote.

Quando l’orologio segnò mezzanotte, i pipistrelli si svegliarono e iniziarono a volare intorno alla testa di Emanuele. Il cavaliere brandiva la spada cercando di scacciarli, ma erano troppi!

Emanuele combattè con tutto il suo coraggio, ma i mostri erano troppo forti. Stava per arrendersi quando all’improvviso, una voce dolce lo chiamò: “Aspetta!”. Era la piccola fata Shiny che viveva nel giardino segreto del castello. “Non puoi sconfiggere i mostri con la forza”, gli disse. “Devi cercare di capirli”.

Emanuele ascoltò il consiglio della fata, si avvicinò con voce calma e gentile, e iniziò a parlare loro. Scoprì che non erano cattivi, avevano solo bisogno di un amico.

Da quel giorno, Emanuele tutti i giorni andava a trovare Shiny e gli abitanti del castello, che ora vivevano felici e contenti. E se qualcuno, di notte, sentiva strani rumori provenire da lì, sapeva che non c’era nulla di cui aver paura. Era solo il suono di creature che giocavano e si divertivano.

Morale

Anche le creature più spaventose possono diventare amici se le si tratta con gentilezza e comprensione. A volte, dietro un aspetto minaccioso, si nasconde un cuore buono.

NOTA: QUESTA FAVOLA NASCE DALL’ENTUSIASMO DI EMANUELE, UN BAMBINO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA “IL GIARDINO DELLE MERAVIGLIE”, DI RACCONTARE UNA STORIA PAUROSA

~Fine~
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Manu

Manu

Ciao sono Manuela e sono un insegnante di scuola materna. Leggere per me è un divertimento oltre che un modo per rilassarmi, sopratutto mi diverte drammatizzare le letture ai miei alunni cambiando talvolta le trame e i finali, o inventando storie per divertirli e appassionarli alla lettura, coinvolgendoli anche nella creazione. Amo viaggiare e tutto ciò che è musica.

-Fai bei sogni. Anzi, fateli insieme. Insieme valgono di più.-
(Massimo Gramellini)

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