I dodici buoi – Italo Calvino

Una fiaba avvincente su dodici fratelli, una sorella coraggiosa e streghe malvagie, con magia, inganni e un lieto fine ricco di amore.

C’erano una volta dodici fratelli che, dopo un litigio con il loro papà, decisero di lasciare casa e di andare a vivere nel bosco. Lì costruirono una casetta e diventarono falegnami. Intanto, ai genitori nacque una bambina che riempì il loro cuore di gioia, anche se i fratelli non la conobbero mai.

La bambina crebbe ascoltando storie sui suoi dodici fratelli e desiderava tanto incontrarli. Quando divenne una giovane ragazza, un giorno, mentre si lavava a una fonte, tolse la sua collana di corallo e la posò su un ramo. All’improvviso, un corvo la afferrò con il becco e volò via. La ragazza lo inseguì nel bosco e, senza accorgersene, arrivò davanti a una casa. Non c’era nessuno dentro, ma il fuoco ardeva nel camino.

“Forse qui vivono i miei fratelli!” pensò. Per ringraziarli in anticipo, preparò un bel piatto di tagliatelle e poi si nascose sotto un letto.

Quando i dodici fratelli tornarono e trovarono la cena pronta, mangiarono tutto, ma poi cominciarono a spaventarsi. “E se fosse stata una strega?” dissero preoccupati.

Così, la notte successiva, uno di loro si nascose e vide la ragazza uscire da sotto il letto. “Chi sei?” le chiese.

“Sono vostra sorella!” rispose lei emozionata.

I fratelli la abbracciarono felici e decisero di tenerla con loro, ma le fecero promettere di non parlare con nessuno nel bosco, perché era pieno di streghe.

Un giorno, la ragazza aveva bisogno di fuoco per cucinare e chiese aiuto a una vecchia che abitava lì vicino. La donna le diede il fuoco, ma le disse: “In cambio, domani infilerai il tuo dito nella toppa della porta e io succhierò un po’ di sangue.”

La ragazza, ingenua, accettò. Così ogni sera la vecchia tornava a succhiarle il sangue e lei diventava sempre più pallida. I fratelli se ne accorsero e, quando scoprirono la verità, prepararono una trappola. La notte successiva, la ragazza non mise il dito e quando la strega infilò la testa nella gattaiola per controllare dove fosse, uno dei fratelli la colpì con un’ascia e la fece sparire per sempre.

Un giorno, mentre era alla fontana, la ragazza incontrò un’altra vecchia che le regalò dodici scodelle bianche. “Riempile d’acqua per i tuoi fratelli!” le disse. Ma quella vecchia non era altri che la sorella della strega uccisa, che voleva vendetta.

Lei lo fece, ma appena i fratelli bevvero, si trasformarono in undici buoi e un agnellino, poiché aveva fatto solo un sorso! Sola e disperata, la ragazza si prese cura di loro.

Passarono mesi ma un bel giorno un principe che si era perso nel bosco arrivò alla loro casa e si innamorò della ragazza. “Sposami!” le disse.

“Non posso, devo badare ai miei fratelli trasformati in animali dalla strega!” rispose lei.

Ma il principe le promise di accudire anche loro, così la portò nel suo castello, dove i buoi e l’agnello ebbero una stalla di marmo con mangiatoie d’oro.

Ma la strega non si arrese. Mentre la principessa passeggiava, la stega le chiese un grappolo d’uva che era molto in alto e, per arrivarci dovette arrampicarsi su una cisterna, e con l’inganno la strega la spinse dentro! Pensando fosse morta, prese le sue sembianze e si infilò nel letto fingendosi la principessa.

“Sto male, ho bisogno di mangiare un pezzo d’agnello!” disse la finta principessa al principe.

“Ma non dicevi che era tuo fratello?” chiese lui sospettoso.

Nel mentre l’agnellino, disperato, belava senza sosta vicino alla cisterna. Il principe, incuriosito, si avvicinò e sentì la voce della vera principessa che chiedeva aiuto. Subito la fece tirare su e la strega fu bruciata.

Mentre il fuoco la consumava, uno a uno i buoi tornarono umani, e l’agnello si trasformò di nuovo in un ragazzo.

Da quel giorno, i dodici fratelli vissero felici con la loro sorella e il principe, sapendo che l’unione e il coraggio possono sconfiggere ogni malvagità.

Morale della storia

la bontà e l’intelligenza vincono sempre sulla malvagità, e l’amore tra fratelli è più forte di qualsiasi incantesimo!

Nota: tratta dalla fiaba originale “I dodici buoi (Monferrato)” di Italo Calvino

~Fine~
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