Nella casetta in cima alla collina, la Befana era in fermento: mancava poco alla grande notte e aveva tutto pronto… o quasi.
“Grattuggio, hai visto Jolanda?” chiese la Befana, guardandosi intorno.
Grattuggio, il suo vecchio gatto nero con un occhio storto e un orecchio piegato, stava pigramente accoccolato sulla poltrona.
“Miagolavo giusto poco fa: non l’hai rimessa nella stalla dopo l’ultima consegna?” rispose Grattuggio, sbadigliando.
La Befana corse fuori, ma della sua scopa Jolanda nemmeno l’ombra.
“È sparita! Non posso volare senza di lei! I bambini non avranno i loro regali!” si disperò.
Grattuggio, infastidito dalla confusione, saltò sul davanzale.
“Calmati, Befana! Se qualcuno ha rubato Jolanda, sarà perché vuole farsi un giretto. Ti aiuto io, ma solo perché senza di te non ho la mia cena garantita!”
La Befana e il suo fedele gatto scesero in città e incrociarono un gruppo di bambini che giocavano con la neve.
“Ciao Bambini, per caso avete visto da queste parti una vecchia scopa spelacchiata? Si chiama Jolanda” spiegò la Befana.
“Jolanda? Ma che nome è?” rise Enrico.
“È il nome della scopa più veloce del mondo!” disse con orgoglio la Befana “Senza di lei non posso portare i miei dono la notte dell’Epifania!”
“Mi dispiace signora Befana, noi non l’abbiamo vista” disse Enrico che si era pentito di aver riso per il nome.
“L’aiuteremo noi a trovarla!” propose Lidia, “volevamo proprio fare una bella caccia al tesoro!”
Così lo strano gruppo iniziò le ricerche. Grattuggio, davanti a tutti guidava il gruppo, annusando l’aria con il suo naso storto. Arrivarono davanti al vecchio mulino di zio Bernardo, un uomo strano e sempre impegnato a pasticciare con esperimenti bizzarri.
“Dentro ci deve essere Jolanda!” miagolò Grattuggio, lisciandosi il pelo.
I bambini e la Befana aprirono la porta del mulino e una scena alquanto strana gli si presentò davanti. Bernardo era ricoperto di polvere, mentre la scopa girava impazzita per la stanza, sbattendo contro i muri e i sacchi di farina.
“Fermati, scopa impazzita!” urlava Bernardo.
“Zio Bernardo! Perché hai preso la scopa della Befana?” gridò Lidia.
“Volevo capire come volava! Ma questa vecchia scopa spelacchiata mi sta dando del filo da torcere!” rispose il vecchio, scappando via da un colpo della scopa ribelle e nascondendosi sotto il tavolo.
La Befana scoppiò a ridere, poi prese fiato e disse ”Solo io posso controllarla!”
Con uno schiocco di dita, Jolanda tornò calma e le planò accanto.
“Bernardo, rubare non è mai una buona idea. Hai messo a rischio la felicità dei bambini!” lo sgridò la Befana
Tornando in piazza e la Befana regalò caramelle a tutti, grandi e piccini. A Bernardo invece, consegnò un sacco di carbone vero.
“Questo ti ricorderà che la curiosità senza rispetto è pericolosa,” disse, ammiccando.
Grattuggio si arrampicò sulla scopa e miagolò: “Finalmente si torna a casa! Il pesce sta aspettando!”
Da allora, nessuno osò più toccare Jolanda.
Morale
La curiosità è preziosa, ma deve essere accompagnata dal rispetto per ciò che appartiene agli altri!