La regina delle nevi – Andersen

Dopo aver subito un incantesimo che lo rende triste e cupo, Andrea viene portato via dalla Regina delle nevi, e Silvia proverà a salvarlo

Lo stregone e lo specchio incantato

Si narra che molto tempo fa un essere oscuro e malvagio, conosciuto come lo “Stregone dei Ghiacci,” creò uno specchio incantato.

Non provava alcuna emozione tranne l’odio, desiderava portare discordia e tristezza nel mondo degli uomini. Costruì quindi uno specchio magico in grado di distorcere la realtà, riflettendo solo il lato peggiore di ogni cosa.

Lo stregone era crudele e divertito dagli effetti dello specchio: ogni persona o cosa riflessa appariva brutta, deforme, e più qualcuno guardava attraverso quello specchio, più diventava freddo e insensibile. Persone amichevoli diventavano scontrose, i bei paesaggi sembravano cupi e spaventosi, e i cuori gentili si riempivano di sospetto e rancore. Tuttavia, il demone non si accontentava di tenerlo per sé e decise di portarlo in alto nei cieli, per riflettere l’intero mondo con la sua distorsione.

Durante il tentativo, però, lo specchio si ruppe in mille minuscoli frammenti che si dispersero nel vento, trasportati in lungo e in largo per il mondo. Dello stregone, non si seppe più nulla.

Andrea e Silvia

In una città lontana, nascosta tra alte montagne e circondata da boschi, vivevano due amici inseparabili: Andrea e Silvia. Abitavano vicini e trascorrevano ogni giorno insieme, esplorando ogni angolo della città e inventando avventure nei giardini, nei campi e lungo il fiume. Andrea era un ragazzo allegro, sempre pronto a scherzare, mentre Silvia era dolce e premurosa. Il loro legame era speciale, così profondo che a volte bastava uno sguardo per capirsi.

Ma un giorno, accadde qualcosa di strano e oscuro: un frammento minuscolo di uno specchio incantato, finì per caso nell’occhio di Andrea, mentre un altro gli si conficcò nel cuore. Da quel momento, Andrea iniziò a cambiare.

“Silvia, perché tutto qui sembra così grigio?” le chiese un giorno, con tono freddo.

Silvia lo guardò sorpresa. “Grigio? Ma Andrea, è tutto come sempre! Guardiamo insieme i fiori… Vedrai come sono belli.”

Ma Andrea scrollò le spalle. “Sono solo fiori. Non hanno nulla di speciale.” Poi si allontanò, lasciandola sola. Silvia non capiva cosa stesse accadendo, ma sapeva che l’Andrea che conosceva era ancora lì, da qualche parte.

Con l’arrivo dell’inverno, la situazione peggiorò. Una notte gelida, la Regina delle Nevi apparve su una slitta scintillante. La regina, avvolta in un abito bianco e ghiacciato, fissò Andrea con uno sguardo penetrante e lo invitò a seguirla.

“Vieni con me,” gli disse con voce pacata e seducente. “Nel mio regno potrai trovare pace, lontano da tutto ciò che ti disturba.”

Andrea, come incantato, salì sulla slitta senza nemmeno voltarsi. La Regina delle Nevi partì veloce portandolo via nella sua dimora ghiacciata.

Il Viaggio di Silvia

La mattina dopo, Silvia scoprì che Andrea era scomparso. Angosciata, sentì dentro di sé che doveva fare qualcosa e, nonostante gli avvertimenti degli altri, decise di partire per riportarlo a casa.

“Silvia, è un’impresa troppo pericolosa,” le disse una vicina. “Il regno della Regina delle Nevi è lontano e freddo. Potresti non tornare più!”

Silvia scosse la testa, determinata. “Non importa quanto sia difficile. Andrea è mio amico, e io lo riporterò indietro.” E così partì, con il cuore pieno di coraggio.

Durante il suo viaggio, Silvia incontrò una vecchia signora che viveva in una piccola casa circondata da fiori magici che fiorivano anche nel gelo dell’inverno. La signora la invitò a entrare.

“Hai l’aria stanca, bambina,” le disse con voce gentile. “Perché te ne vai in giro con questo freddo?”

“Sto cercando il mio amico Andrea,” spiegò Silvia. “È stato portato via dalla Regina delle Nevi, e devo trovarlo.”

La vecchia signora le sorrise. “Ah, i veri amici non si arrendono mai, nemmeno di fronte al gelo. Prendi un po’ di tè caldo per scaldarti, qualcosa da mangiare, e prosegui con coraggio.”

Silvia bevve il tè e un pezzo di torta alle carote, rinfrancata, continuò il suo cammino. Poco dopo, incontrò un corvo saggio che viveva in una vecchia torre abbandonata.

“Ciao, piccolo corvo,” disse Silvia. “Hai forse visto dagli occhi azzurri e dallo sguardo triste?”

Il corvo la fissò con occhi curiosi. “Un ragazzo, dici? Sì, l’ho visto vicino al castello della Regina delle Nevi. Ma il cammino è lungo e pericoloso.”

“Mi puoi aiutare a trovarlo?” chiese Silvia con speranza.

Il corvo annuì. “Seguimi, ma ricorda: dovrai mantenere il cuore caldo e non perdere mai la speranza.” Silvia ringraziò il corvo e continuò a seguire le sue indicazioni.

Il regno della Regina delle Nevi

Finalmente, Silvia giunse nel regno della Regina delle Nevi. Ovunque guardasse, vi era solo ghiaccio e neve. Le piante erano cristallizzate, e il vento era così tagliente che sembrava volerle congelare i pensieri. Ma Silvia non si fermò. Entrò nel castello e, alla fine, trovò Andrea seduto su un trono, con uno sguardo vuoto.

“Andrea!” esclamò, correndogli incontro.

Andrea la guardò senza espressione. “Silvia? Che ci fai qui?”

“Sono venuta a prenderti. Dobbiamo tornare a casa,” gli disse, afferrandogli le mani. Ma Andrea le ritrasse con freddezza.

“Non c’è niente per me lì,” rispose. “Qui è tutto calmo e perfetto.”

Silvia non si arrese e lo abbracciò forte, sperando che il suo calore potesse sciogliere il ghiaccio nel cuore del suo migliore amico; le sue lacrime, calde e sincere, caddero sul petto di Andrea e, pian piano, il ghiaccio cominciò a sciogliersi.

In quel momento apparve la Regina delle Nevi, osservandoli con uno sguardo intenso ma affascinato. “Perché lo fai?” chiese Silvia. “Perché hai portato via il mio amico?”

La Regina delle Nevi rispose con voce gelida:

“Perché il mio regno è perfetto, senza il disordine delle emozioni. Qui tutto rimane com’è. L’amicizia e i sentimenti che porti sono solo fonte di caos.”

Silvia la fissò con occhi determinati. “Ma l’amicizia è l’unica cosa che può dare calore e colore alla vita,” rispose. “Non importa quanto tu lo nasconda sotto il ghiaccio, il cuore di Andrea è ancora qui, ed è più forte del tuo gelo.”

La regina si fermò, riflettendo sulle parole di Silvia. “C’è qualcosa di potente in ciò che dici,” mormorò, incerta. “Ma pensi davvero che l’amicizia possa sciogliere il gelo eterno?”

Silvia annuì. “Sì, perché l’amicizia vera è più forte di qualsiasi incantesimo.”

La Regina delle Nevi rimase in silenzio, colpita dalle sue parole. Poi, con un cenno del capo, li lasciò andare, svanendo nella foschia. Andrea, liberato dal ghiaccio che lo aveva imprigionato, tornò in sé.

“Silvia…” sussurrò, guardandola negli occhi. “Non ricordo tutto, ma sento di aver fatto soffrire te e me stesso.”

Silvia gli sorrise, e un’altra lacrima le scivolò sul viso, stavolta di gioia. “L’importante è che sei tornato. Andiamo a casa.”

Andrea le strinse la mano, sentendo il calore ritornare dentro di sé, e insieme lasciarono il regno della Regina delle Nevi. Durante il viaggio di ritorno, si rese conto di quanto fosse stato crudele, ma Silvia lo rassicurò con parole gentili.

E così, di ritorno a casa, mentre camminavano fianco a fianco, Andrea sentì che la sua amicizia con Silvia era più preziosa di qualsiasi cosa, capace di superare persino il gelo eterno.

Morale

La vera amicizia è un calore che può sciogliere anche il ghiaccio più spesso. Anche nei momenti più difficili, un legame sincero tra persone che si vogliono bene può superare ogni ostacolo e portare luce e speranza nei cuori più freddi.

(Dedicata a Silvia, “Carotina”)

~Fine~
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