C’era una volta un gatto astuto di nome Furbino, che vagava per i campi in cerca di cibo. Sentì dire che in una fattoria vicina alcune galline erano malate e decise di approfittare della situazione escogitando un piano: si travestì da medico, indossò un camice improvvisato e mise nel suo zaino alcuni strumenti che trovò qua e là.
Arrivato alla fattoria, Furbino si fermò davanti al pollaio, e con voce gentile chiamò le galline.
“Buongiorno, care signore!” disse Furbino, inclinando leggermente la testa per sembrare ancora più affidabile. “Ho sentito che alcune di voi non stanno bene. Sono un medico e sono qui per aiutarvi a guarire.”
Le galline si scambiarono uno sguardo sospettoso. La più anziana di loro, con un occhio attento, scrutò il gatto travestito. “Siamo tutte in buona salute, grazie,” rispose con fermezza.
“Ma davvero?” chiese Furbino, cercando di apparire preoccupato. “Sarebbe un peccato che una malattia si diffondesse senza che nessuno ve ne prendesse cura. Lasciate che vi dia un’occhiata.”
Ma la gallina anziana non si fece ingannare. Con un piccolo passo indietro, disse: “Ti ringraziamo per la tua preoccupazione, signor medico, ma siamo sicure di guarire presto… se tu te ne vai!”
Le altre annuirono con convinzione, trasportate dalla saggezza di chi del mondo ne sapeva di più. Furbino, smascherato, capì di non poter ingannare quell’astuta galline. Con un ringhio frustrato, si girò e se ne andò, cercando una nuova preda meno sospettosa.
Morale
I malvagi non riescono a ingannare chi è intelligente, anche quando fingono bontà e, a volte, può essere utile affidarsi e fidarsi di chi è più saggio di noi.