C’era una volta un contadino di nome Brunone, che un giorno si svegliò con una fame incredibile. “Devo mangiare qualcosa di buono!” esclamò, mentre il suo stomaco borbottava come un temporale.
Andò al mercato e comprò un bel panino. Tornò a casa, si sedette al tavolo e lo divorò in pochi morsi. Ma subito dopo si accorse di avere ancora fame.
“Che strano! Forse il panino era troppo piccolo,” disse Brunone. Tornò al mercato, comprò un altro panino e lo mangiò. Ma la fame non passava.
“Allora ci vuole un terzo panino!” pensò. Tornò al mercato, prese un altro panino e lo mangiò velocemente. Ma niente, il suo stomaco brontolava ancora.
“Questo è un grande mistero!” borbottò Brunone. Decise di cambiare strategia e comprò un scatola di pasticcini. Ne prese uno, lo assaggiò e… magia! La fame era sparita!
Brunone si fermò, guardò i pasticcini sbalordito, poi i piatti vuoti dei tre panini e si prese la testa tra le mani.
“Ma che sciocco sono!” esclamò. “Perché ho comprato tutti quei panini sprecando soldi? Avrei dovuto mangiare prima un pasticcino!”
Morale
Il racconto non ha una vera morale, è una favola divertente che, però, ci insegna a riflettere prima di compiere qualsiasi azione.
Nota: tratta dalla favola originale “Tre panini e un croccante” di Tolstoj, presente sulla raccolta “I quattro libri di lettura”.