C’era una volta un piccolo mostro di nome Muffin, che viveva tra i rami di un grande albero. Muffin era un esserino buffo e dispettoso, che si divertiva a fare scherzi agli abitanti del bosco. Il suo vicino di casa, una volpe astuta di nome Or, era spesso vittima dei suoi scherzi, tanto che un giorno si stancò e gli disse: “Basta con questi scherzi, Muffin! Sei proprio un biricchino!”
Ma il mostro, con un sorrisetto furbo, rispose:“Ma a me piace fare scherzi, sono così divertenti!” e gli fece una linguaccia.
Un giorno, mentre Muffin riposava, Or decise di dare una piccola lezione al suo amico. Radunò tutti gli animali che, come lui, avevano subito dei dispetti. Il procione Pietro si mise una maschera da fantasma, lo scoiattolo Bob raccolse delle foglie e le inzuppò d’acqua, la talpa Rossana scavò una buca, e il riccio Bicio la ricoprì con rametti e foglie per nasconderla bene. Poi si nascosero tutti dietro a un cespuglio in attesa che Muffin si svegliasse.
Quando il mostrino aprì gli occhi, si stiracchiò e si avviò verso il bosco, pronto a fare qualche scherzetto ai suoi amici. Ma mentre camminava, “Patapum!” cadde nella buca. Subito, Bob gli lanciò addosso le foglie bagnate, che gli si appiccicarono ovunque. Confuso e stordito, Muffin cercò di rialzarsi, ma proprio in quel momento gli apparve davanti un “fantasma”, il mostro gridò, “Aiutoooo!” e cadde di nuovo nella buca dallo spavento, mentre i suoi amici scoppiarono a ridere.
Or si avvicinò con un sorriso e, guardandolo negli occhi, disse:“Chi la fa, l’aspetti, caro Muffin!” A quelle parole, Muffin capì subito: tutti i suoi amici avevano tramato per dargli una lezione. Ma invece di arrabbiarsi, scoppiò a ridere anche lui.
Da quel giorno, Muffin continuò a fare scherzi, ma sempre con gentilezza, senza mai esagerare. E ogni volta che preparava un nuovo scherzetto, si ricordava del giorno in cui avevano fatto uno scherzo a lui e rideva tra sé e sé.
Morale
Gli scherzi sono belli solo se fanno ridere tutti! Chi impara a divertirsi senza far male agli altri, trova veri amici che gli vogliono bene.
Detti:”Chi la fa l’aspetti”
Nota: Questa favola è stata creata dai bambini della scuola dell’infanzia “Il Giardino delle Meraviglie”